Alla luce è affidato il compito di evidenziare le forme e i colori di ciò che ci circonda. A volte cose semplici ed essenziali a volte situazioni complesse.
Ai nostri occhi il piacere di saper cogliere le emozioni racchiuse in ognuna di esse. Alle nostre immagini il compito di conservarle nel tempo.

02/01/11

Il giorno della dea Kali - Bangladesh


                                                               Diario di viaggio
                                                                    Kali puja

Le antiche tradizioni religiose sono ancora una volta un appuntamento di grande interesse 
per chi come me vuol capire cosa muove lo spirito delle genti.
Gli ultimi giorni di gennaio vedono ogni anno rivivere la festa dedicata alla dea Kali
la dea crudele temuta da ogni indù.  Tutti i villaggi e i quartieri delle città si mobilitano per il 
giorno del "Kali puja". Tutto comincia una ventina di giorni prima con la preparazione 
delle statue che verranno condotte, una volta terminate, al fiume e dissolte nell'acqua. 
Come dice la filosofia induista, tutto si crea e tutto si distrugge fin dalla notte dei tempi. 
La religione induista infatti è la più antica religione, tuttora praticata da almeno 
un miliardo di persone. 
Modellando gli steli di riso intrecciati e il fango si preparano, grazie agli artisti che per tradizione
svolgono tale lavoro, le statue della dea. Una volta terminate si passa alla decorazione. 
Abili pittori disegnano con smalti colorati le vesti e i tratti umani dei volti. 
Giunti al giorno della grande festa centinaia di statue vengono collocate nei templi indù 
disseminati un po ovunque e dopo la preghiera vengono portate dalla folla verso il fiume. 
Canti e balli accompagnano le statue verso le acque che avranno il compito di dissolvere 
il fango che le compone, distruggendole nel giro di pochi minuti. 
Solo cosi la dea sanguinaria sarà benevola nei confronti degli umani.
Solo cosi si potrà evitare che la sua ira si abbatta inesorabilmente sulle vite degli uomini.

                                                                                                                      Oliviero


3 commenti:

  1. Sei così lontano eppur così vicino. Sile

    RispondiElimina
  2. Allora arrivi o no! ciao OLIVIERO spero che ai passato un buon Natale e un buon Anno, a proposito da quelle parti queste feste sono poche conosciute, ci vedidiamo fra 10 giorni (circa)GUIDO.

    RispondiElimina