Alla luce è affidato il compito di evidenziare le forme e i colori di ciò che ci circonda. A volte cose semplici ed essenziali a volte situazioni complesse.
Ai nostri occhi il piacere di saper cogliere le emozioni racchiuse in ognuna di esse. Alle nostre immagini il compito di conservarle nel tempo.

14/12/10

Il mercato del bestiame - Dhaka Bangladesh


                                    Diario di viaggio - Dhaka Banglaesh             
                                Il mercato del bestiame per il Corbani.

Mai come in questi giorni la città di Dhaka si trasorma.
Sembra di assistere ad un evento biblico e forse per certi versi è proprio cosi.

Tra pochi giorni, il 17 novembre la frenesia che contraddistingue la città sarà come cancellata dal giorno del sacrificio.

Nell'attesa la gente anima piu che mai mercati e strade per gli ultimi acquisti visto
che la festa è ormai imminemte. L'elemento e il fulcro della cerimonia è l'uccisione
di un animale e proprio per questo il numero di capre , buoi, mucche e quant'altro
colora le vie di Dhaka. Le colora non tanto per dire ma nel vero senso della parola visto che lo sterco abbonda ovunque e camminare per la città richiede un attenzione particolare. La “fortuna” è li pronta in attesa dei nostri piedi e di questa fortuna non ce n'è proprio bisogno, credetemi. Percorriamo io e le mie due guide tribali che mi seguono come ombre, un tratto a piedi per raggiungere uno dei tanti viali che attraversano la città e da li il primo parking ricksho che si possa incontrare, Si tratta per lo piu di un angolo di uno dei tanti crocevia dove la gente cerca un passaggio in direzioni a 360 gradi, a seconda della destinazione. Impieghiamo un ora per raggingere una piccola collinetta alta pochi metri
di forma allungata che delinea il bordo della via principale che sta di fianco, Legati a staccionate di bambu fanno bella mostra alcune centinaia di bovini, in attesa di un nuovo padrone. L'acquisto è condizionato dal costo che per la maggior parte dei bengalesi è impresa molto ardua, Servono a seconda delle dimensioni dell'animale, dalle 10000 taka per gli esemplari di piccole dimensioni fino ad arrivare a 300000 taka ossia tre Lak  per quelle piu grosse.
Tradotto in euro dai 100 ai 3000. Per avere un idea del potere di acquisto di un
bengalese che non appartiene alla classe alta si va dai 2-3 mesi di lavoro ai 2-3 anni
per gli animali piu costosi. Ma niente paura, l'unione fa la forza ed ecco che se 5 o 6  famiglie si uniscono , l'acquisto diventa possibile.
Gli animali piu costosi saranno sicuramente appannaggio dei benestanti.
Come tante altre occasioni , anche qui l'opportunità di scattare fotografie e'
assolutamente da non perdere.
Terminata la contrattazione dell'animale si tratta di portarlo a casa, o per meglio dire
fuori casa, visto che gli spazi delle abitazioni sono al limite della sopportazione umana
e forse anche al di sotto. Si incontrano nel giro di poche ore centinaia di uomini
( il compito è riservato a loro ) con al seguito un animale legato ad una corda.
La città che per il resto dell'anno vive aggrappata alla sopravvivenza per pochi giorni sembra mostrare un abbondanza che non gli appartiene.
Ormai il grande giorno dell'Eid Ul Ajha è alle porte.

Ma di questo vi parlerò domani,

3 commenti:

  1. Bel racconto, personalmente mi mette un pò di tristezza vedere la differenza tra noi e queste popolazioni. Grazie del racconto e ciao Cristina.

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  2. Ho cambiato il mio indirizzo di blogger, per ritrovarmi si deve cliccare di nuovo sul mio nome e reinserirmi. Scusa del disagio, forza maggiore. Ciao Cristina. :-)

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  3. Altra grande racconto Oliviero.
    Un salutone, Sandro e Cristina

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