Alla luce è affidato il compito di evidenziare le forme e i colori di ciò che ci circonda. A volte cose semplici ed essenziali a volte situazioni complesse.
Ai nostri occhi il piacere di saper cogliere le emozioni racchiuse in ognuna di esse. Alle nostre immagini il compito di conservarle nel tempo.

30/12/10

Il coraggio di "vivere"


                                                                    Diario di viaggio
                                                             Il coraggio di "vivere"


Qui tutto viene metabolizzato in positivo. Ogni giorno ne ho conferma, quando incontro sulle strade quello che noi definiremo "l'impossibile vivere".
Ne ho incontrati a centinaia , nelle piazze, lungo le strade, sui bus, fuori le chiese o le moschee.
Un esercito di ciechi, storpi, uomini che sono ridottiad un ceppo a volte senza gambe ne braccia.
 Eppure li trovi ovunque quasi come se la loro menomazione non fosse un motivo per arrendersi, nonostante la gravità delle situazioni.
Chiedono qualche taka per poter mangiare, visto che qui non c'è nesun tipo di assistenza ne di aiuto da parte dello stato. Quando per sfortuna o per destino si entra a far parte di queste situazioni non rimane altro da fare che scendere in strada ed esibire il proprio dramma.
E per uno che ne vedi almeno 20 sono morti a causa della mancanza di cure. Qui un ospedale è un lusso che in pochi si possono permettere. Quindi si muore o se va "bene" si sopravvive e si entra a far parte di questo esercito senza via di uscita.
E' davvero difficile rimanere indifferenti quando ti tendono la mano in cerca di aiuto.
Uno, due, tre ed è cosi per tutto il giorno e anche per i giorni a venire. Piano piano ci si abitua, quasi non fosse poi cosi grave quello che hai di fronte.
Questo è davvero un altro mondo , quel mondo che spesso dimentichiamo, cosi presi come siamo nella scelta dei regali adatti per le feste di Natale. Quasi sempre cose che riteniamo utili ma che spesso no lo sono.
E mi viene da chiedermi: chissà chi gli ha regalato quei due pezzi di legno?

Oliviero

1 commento:

  1. Senza parole, Oliviero. Ma se ci penso so che deve essere così in molti paesi del mondo. A volte le tue foto sono pugni nello stomaco. Ci fai sentire in colpa, i nostri guai sono sempre minori dei loro e questo è un fatto.Dany

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